Ansia? Che noia!
Ansia, paura e panico… quando si presentano sono così insidiose!
Ansia, paura e panico… conosciamo tutti l’ansia, quello stato emotivo caratterizzato da una sensazione di apprensione e di preoccupazione, accompagnato da tensione corporea e da aumentata vigilanza per qualcosa di spiacevole che potrebbe accadere. È dunque uno stato emotivo anticipatorio in quanto rivolta verso il futuro.
L’ansia è parte integrante del sistema della paura per cui utile come reazione ai pericoli attuali e potenziali ma, a differenza della paura, è tipicamente umana poiché propria di un sistema cognitivo ed emotivo in grado di:
- autorappresentarsi,
- compiere ragionamenti ipotetici verso risvolti futuri,
- prefigurare conseguenze a medio e lungo termine,
- rappresentare eventi- ipotetici e distanti nel tempo.
Ansia, paura o panico?
Anche se hanno alcune caratteristiche in comune, non sono la stessa cosa:
!! La PAURA è un’emozione di base spiacevole, sia umana che animale, causata da un avvenimento o una minaccia reale e imminente, esterna a noi;
!! L’ANSIA è stato emotivo di apprensione e tensione, interiore e conflittuale in origine, causata da un potenziale pericolo che spinge a comportarci in modo da sfuggire alla minaccia percepita; se non eccessiva è adattiva e può diventare utile mentre se supera la soglia di sopportazione (soggettiva) diventa disadattiva e può generare il panico. L’ansia è conosciuta come “paura senza oggetto” che è la risposta ad una minaccia generica, indefinita e non ben riconosciuta.
!! IL PANICO è un’intensa manifestazione di paura, un’emozione di terrore rispetto ad una situazione in atto, diversa sia qualitativamente che quantitativamente dall’ansia, è più automatica e non ti dà il tempo di pensare. È conosciuto anche come “paura della paura” che è la paura della possibilità che si possa provare nuovamente l’emozione di paura per cui ho paura di perdere il controllo
⬇
i sintomi fisici dell’ansia spesso spaventano così tanto da generare circoli viziosi come la
paura della paura.
Cosa vuol dire? vuol dire che se l’ansia è vissuta in maniera eccessiva, quindi se supera la soglia di
sopportazione soggettiva, può portare il soggetto ad evitare lo stimolo ansiogeno, tanto da innescare una condizione di panico che è la più pura, semplice e intensa manifestazione dell’emozione della paura.
Il soggetto, per paura di non saper gestire la
situazione e di perdere il controllo, potrebbe arrivare ad evitare proprio l’emozione stessa della paura.
L’ansia fa quindi parte di un meccanismo innato di fronte a determinati pericoli attuali o potenziali e alcune situazioni che comunemente possono causarla sono:
- Possibili punizioni
- Delusioni o frustrazioni di bisogni emotivi
- La possibile perdita di persone care (lutto, separazioni, abbandoni)
- La solitudine
- La mancata affermazione personale
- Una minaccia al proprio status economico o sociale.
Quando diventa patologica?
Quando la persona non riesce ad adeguarsi realisticamente a situazioni nuove ed impreviste, perdendo così il controllo sulle proprie emozioni e provando sentimenti di impotenza, associati ad elevati livelli di sofferenza. Si innescano dei veri e propri timori irrazionali che è caratteristica di uno stile cognitivo
- predittivo rivolto verso il futuro e
- generalizzante con risvolti esclusivamente spiacevoli rispetto a svariate situazioni quindi uno stile di tipo
- catastrofico es. danni a cui non è possibile porre rimedio e stimati con un’alta probabilità che si possa verificare.
Una leggera d’ansia è una condizione normale, soprattutto in circostanze particolari quali un esame, problemi di salute propri o di una persona cara, problemi di lavoro. Quando però diventa severa e persistente impedisce di compiere le normali attività quotidiane e diviene una condizione patologica da affrontare con i mezzi più opportuni. I sintomi variano in base alla gravità dello stato ansioso ma anche da persona a persona, riscontriamo:
- Sintomi emotivi e cognitivi: irritabilità, paura di morire, paura di perdere il controllo, paura di non riuscire ad affrontare le situazioni, atteggiamento apprensivo, insonnia, sensazione di vuoto mentale, difficoltà di concentrazione, stato di allarme continuo ed esagerato, irrequietezza.
- Sintomi somatici: tachicardia, sensazione di soffocamento, bocca asciutta, vertigini, disturbi addominali, nausea, brividi, vampate di calore, minzione frequente, sensazione di nodo alla gola, contrazioni muscolari, dolore toracico, tremori, sudorazione, formicolio all’estremità e intorno alla bocca.
Riconosciamo l’ansia come ⤵
campanello d’allarme fisiologico troppo sensibile che attiva la reazione di attacco o fuga quando non ce n’è bisogno, causando falsi allarmi. Davanti a una situazione stimolo, ritenuta pericolosa, si scatena un’emozione incontrollabile e insopportabile che innesca nel soggetto una serie di false credenze (pensieri, idee, giudizi, valutazioni…), la sovrastima del pericolo e la paura di perdere il controllo, per cui il soggetto investe tutte le sue energie su ciò che teme. In generale, le situazioni stimolo che causano ansia sono tutto ciò che è imprevedibile, sconosciuto, incontrollabile o lesivo.
La psicoterapia può essere un valido strumento per arrivare a raggiungere un equilibrio migliore.
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